Dicono di me (e di faCCebook)

Pubblico l’intervista esclusiva che ho rilasciato a BaberWeb.it. Ringrazio Benny, il webmaster, per le divertenti domande e l’occasione che mi ha fornito per esprimere le mie idee e, comunque sia, per la pubblicità fornita a faCCebook. Buona lettura!

Ciao Mario. Di te conosciamo già abbastanza, ma ci piacerebbe approfondire questa conoscenza e renderla visibile su Babelweb.it, di cui tu sei il decano. I tuoi articoli sono tra quelli che hanno sempre avuto il maggior numero di letture da parte dei nostri utenti, sempre interessanti e, ancor più spesso, piccanti. In alcuni casi perfino vere e proprie denunce! Vorremo dunque rivolgerti qualche domanda per conoscerti e farti conoscere meglio ai nostri utenti.

“Buongiorno Benny, grazie per l’intervista, non merito tanto onore. Non è che dici così a tutti?” (si, dico così a tutti n.d.a. )

 

Mario e faCCebook

 

Domanda::
Sappiamo che sei un napoletano “doc” innamorato della tua città, seppur spesso molto critico nei suoi confronti. E’ così?
Mario:
Sono nato a Napoli e vivo a Napoli ma, come dico spesso, sono prima di tutto italiano! Nella mia (bella) città, purtroppo, ci sono tanti «mostri» che tendono a distruggere ciò che il Signore ci ha regala to (vedi bellezze naturali sfregiate dall’abusivismo). Io, come ogni cittadino normale, nel mio piccolo denuncio queste oscenità senza mai assuefarmi al degrado civile.

Domanda::
Sappiamo anche che sei laureato in Matematica e da sempre appassionato di informatica, ma come èiniziata la tua esperienza sul web?
Mario:
Lavoro presso una multinazionale americana per lo sviluppo software, sono Perito Informatico e nel mio piano di studio, all’Università, ho svolto vari esami di programmazione. Sono informatico da sempre, dal lontano C64 al nuovo tablet di oggi. Sono un “always connected”.

Domanda::
La tua ultima creazione, quella che conosciamo meglio, è faCCebook, una parodia se vogliamo del popolare social network nella quale tu ed i tuoi affezionati proponete giornalmente un “mostro”, di cui pubblicata anche la “faccia”, appunto. Ma cosa cambieresti del tuo ultimo anno di blogging?
Mario:
faCCebook nasce intrecciando due mie esigenze: creare una “casa” sul web originale e fatta su misuraper me e poi riempirla di contenuti secondo le mie (personali) idee. Ho creato in toto il mio blog (grafica, database, pagine, …) nel quale riverso i miei articoli nati dal piacere della scrittura e dalla volontà di migliorare il mondo partendo da piccoli gesti. faCCebook rappresenta il mio filo-pensiero per cui non cambierei molto, anzi nulla.

Domanda::
Se faCCebook venisse spazzato via, ricominceresti a bloggare da zero domani?
Mario:
Se un tifone spazza via la tua casa l’indomani ne devi costruire per forza un’altra. Io, finché avrò il piacere di scrivere, avrò l’esigenza di cercarmi un posto in Rete ove esprimermi (purtroppo per voi).

Domanda::
Se dovessi scegliere un solo modo di promuovere faCCebook, quale sarebbe?
Mario:
faCCebook è uno strumento a disposizione di tutti. La sua forza, secondo me, sta nella SEMPLICITA’ e nell’ANONIMATO. Pochi click per denunciare il «mostro» senza fronzoli con tutela della privacy.

Domanda::
E perché?
Mario:
Perché ognuno di noi ha la necessità di esprimere la propria idea senza odio, senza vendetta ma chiedendo giustizia. «Sbattere un mostro in home page» significa questo: accendere il riflettore per un giorno su un problema che ci rende la vita difficile. Poi, le vie del web sono infinite. Qualcosa accadrà ma a noi tocca DENUNCIARE per far partire il motore della solidarietà.

Domanda::
La tua web-routine mattiniera inizia da cosa?
Mario:
faCCebook.eu per controllare come procede la discussione sul “mostro del giorno”, poi le news e social network. Seguono alcuni blog di amici e altri specifici che mi interessano particolarmente. Mi piacciono molto anche i blog di alcuni giornalisti, maestri della parola (cito Roberto Saviano, Vittorio Zucconi e Vittorio Zambardino di Repubblica.it ad esempio).

Domanda::
Cosa non deve mancare sulla tua scrivania?
Mario:
Il mio smartphone

Domanda::
La carta stampata: nemico giurato o meta ambita di ogni buon blogger?
Mario:
Da piccolo sognavo di essere un giorno un giornalista famoso (oltre che astronauta, calciatore e vigile del fuoco). Lo spirito che spinge ad aprire un blog, d’altronde, è la passione per la scrittura. Se un giorno, quindi, la Gazzetta dello Sport, il Corriere o la Repubblica mi chiedessero di firmare un editoriale si realizzerebbe un sogno! Blog o carta stampata, l’importante è che sia buona informazione libera ed indipendente.

Domanda::
Preferisci moderare i commenti, li lasci liberi o preferisci una via di mezzo?
Mario:
I commenti su faCCebook sono liberi, anonimi e mai censurati (a meno che non si tratti di volgarità, in questo caso li cancello).

Domanda::
Qual’è il tuo CMS ideale?
Mario:
Conosco molto bene PHP-Nuke ma mi affascina WordPress.

Domanda::
Se faCCebook chiudesse domani, per cosa verresti ricordato?
Mario:
Non ho ancora lasciato una traccia indelebile in Rete, quindi penso che cadrei nel dimenticatoio virtuale.
In fin dei conti, è la bellezza del web: tutti possono generare contenuti, la platea decreta il successo o il flop, nessuno è necessario al flusso-dati che ogni giorno viaggia in internet.

Domanda::
Un grosso errore che hai fatto bloggando.
Mario:
Sono molto attento a ciò che pubblico, la prima regola che seguo è rispettare il lettore, mai tradire la sua fiducia. Ad esempio, restai molto sorpreso quando mi contattò il legale de “Napoli Jazz Sound” perchè pubblicai su faCCebook il link per il download di un loro CD.
Ma io mi chiedo: è da condannare il sito che ospita illegalmente gli mp3 oppure chi pubblicizza il link? Rimasi interdetto e rimossi il link. Comunque, spero di non commettere un errore oggi rilasciando questa simpatica intervista (almeno per me) 😉

Domanda::
Ti ricordi il tuo post che ha generato più reazioni?
Mario:
E’ il post più letto del “Monster’s Blog”: una mattina mi fermai su una rampa che sorvola il campo ROM abusivo di Scampia. Scattai delle foto allucinanti a denuncia di un degrado totale, spazzatura ovunque, baracche fatiscenti, roghi di rifiuti, colonne di fumo nero … Fui contattato da tante persone, rilasciai (in diretta telefonica) un’intervista telefonica a Martina Chichi di RadioArticolo1, la notizia fu ripresa da Il Mattino che la tenne on-line in homepage per qualche ora dando una forte visibilità al post, mi scrisse una giornalista di Repubblica Napoli per i dettagli. Sinceramente mi stupii, era (purtroppo lo è ancora oggi) una situazione alla luce del sole ma tutti preferivano ignorare.

Domanda::
E quello più ridicolo?
Mario:
Tanti, anche se quando scrivo ogni post a me sembra eccezionale e penso: “che bello, sono soddisfatto … mo’ faccio il botto!” Invece, molti miei “capolavori” passano inosservati. Ad esempio “L’intruso”, un articolo a cui sono molto affezionato: era una sera d’estate, da solo in caso sentii un ronzio. Era l’intruso. Iniziò così la battaglia psicologica tra me ed il «mostro»!

Domanda::
Citi sempre le fonti delle immagini che usi?
Mario:
Se sono prelevate dal web non è necessario, se sono fotografie si, sempre.

Domanda::
Troppi articoli in un giorno sullo stesso blog o sito web, possono essere controproducenti?
Mario:
Io penso di si, a me piace approfondire un argomento al giorno, dare il tempo a tutti di metabolizzare il tema anche se oggi molti prediligono la superficialità, si fermano al titolo e non leggono quasi mai l’intero articolo.

Domanda::
Twitter è una colossale perdita di tempo od un nuovo orizzonte comunicativo?
Mario:
Twitter è il mio social network preferito e rispecchia il mio modo di esprimermi: breve, conciso, mmediato, semplice, pulito, veloce, scegli con un click ciò che ti interessa. Geniale.

Domanda::
Descrivici, se c’è stato, il peggiore evento che ti è mai capitato di gestire su faCCebook.
Mario:
Un ragazzo lasciato dalla sua fidanzata, propose la foto della sua ex definendola “mostro” con una serie di epiteti irripetibili. Evidentemente il vero «mostro» era lui.

Domanda::
In Italia, se dico blog dico…
Mario:
Per i molti credo Beppe Grillo. Io preferisco invece girare per la rete in cerca di autori sconosciuti, blog di amici e giornalisti non professionisti. Mi piace molto il citizen journalism, “il giornalismo dal basso”. Tra i big invece, da poco ho scoperto il blog di Massimo Gramellini.

Domanda::
Quante mail, inerenti faCCebook, ricevi al giorno?
Mario:
Poche, al momento due o tre al giorno, molti mi chiedono info ma pochi pubblicano mostri.

Domanda::
L’ultimo investimento economico che hai fatto per faCCebook.
Mario:
Questo me lo ricordo benissimo: NESSUNO Per me la miglior pubblicità è il passaparola, non investo soldi ma tempo (tutti i giorni).

Domanda::
Curi tu stesso il layout del tuo blog?
Mario:
faCCebook per me è stato, prima di tutto, una sfida tecnologica: l’ho pensato e creato io totalmente, dalla grafica al database ed ogni singola pagina. E’ la mia creatura e ne sono fiero!

Domanda::
Meglio un layout gratuito, ma non esclusivo, o su misura e a pagamento?
Mario:
L’originalità serve a distinguersi ed un bel vestito su misura rende più elegante, professionale e credibile un sito.

Domanda::
Più “cazzate” uguale “più visite”?
Mario:
Ci sono alcuni temi banali che attirano, non c’è dubbio. Ogni tanto va bene “alleggerire” il sito con argomenti frivoli ma le linee-guida devono essere rispettate: se il tuo blog parla di cucina, in caso di assenza di visitatori, non è lecito sparare una foto di una bella ragazza nuda che prepara la ricetta del giorno coperta solo da una foglia! Non è etico anche se ti porta sicuramente visitatori (anzi depravati).

Domanda::
Hanno mai aggregato uno o più articoli senza il tuo esplicito consenso?
Mario:
Si è successo. Sono orgoglioso se qualcuno copia i miei articoli. Comunque basta chiedermelo, io sono per la condivisione totale dei contenuti via web. E’ inutile rubare una mela se è gratuita.

Domanda::
Hai mai scritto articoli a pagamento?
Mario:
Mai, ma se accadesse sarebbe gratificante. Però ho provato l’esperienza opposta: ho pagato pur di far leggere i miei articoli!

Domanda::
L’ultimo post che hai scritto sul tuo blog prima di questa intervista
Mario:
Scrivo ogni giorno se ho tempo e c’è un argomento che mi appassiona: per la festa della donna, ho appena pubblicato una immaginaria telefonata tra me ed il ministro Fornero. Sono stato nominato uomo dell’anno anche se siamo solo a marzo. Un modo diverso per parlare di Rossella Urru.

Domanda::
Il primo post che scriverai sul tuo blog dopo questa intervista
Mario:
L’odio che si è trasformato in amore. Tranquillo, sto parlando del carciofo, fino a qualche anno fa mi infastidiva anche l’odore, oggi lo amo e ne mangio quantità industriali. Devo rimediare ad un errore di gioventù.

Le tue risposte sono sempre molto interessanti. Adesso però vorremmo conoscere quella parte di Mario che non si intuisce da faCCebook. Non sei ovviamente obbligato a rispondere…

Domanda::
Credi in Dio?
Mario:
Si, sono cattolico non frequentante e cerco di rispettare i 15 comandamenti, oltre ai 10 standard ne ho altri 5 miei personali.

Domanda::
Parolaccia che dici più spesso?
Mario:
Non dico mai parolacce, penso che ci sia sempre un termine alternativo che possa sostituire le volgarità. La lingua italiana è bella anche per questo.

Domanda::
E Quella che ti dicono più spesso?
Mario:
Sono pensate, sarà vero?

Domanda::
Canzone preferita?
Mario:
Dipende dal periodo, in questa fase “Mary” dei Gemelli Diversi.

Domanda::
Musica italiana o estera?
Mario:
In genere italiana ma la musica è come il maiale, non si butta nulla.

Domanda::
Ultimo libro che hai letto?
Mario:
Leggo in continuazione e-book con il mio Kindle alternando classici e libri moderni. Ultimo “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen.

Domanda::
Ciò che non faresti mai?
Mario:
Buttare il mozzicone della sigaretta dal finestrino dell’auto in movimento (anche perché non fumo)

Domanda::
Hai un rimpianto o rimorso?
Mario:
Tanti ed è bellissimo che li abbia!

Domanda::
Sogno nel cassetto?
Mario:
Scrivere un libro

Domanda::
L’ultima volta che hai pianto?
Mario:
Oggi (rileggendo le mie risposte alle tue domande)

Domanda::
Una cosa per cui vale la pena vivere?
Mario:
Dedicarsi agli altri, in tutte le forme.

Domanda::
Un tuo pregio?
Mario:
Sincerità+altruismo (spero)

Domanda:::
Un tuo difetto?
Mario:
A volte troppo accondiscendente

Domanda:::
la persona che ti è più antipatica?
Mario:
Il «mostro»

Domanda:::
La persona che stimi di più?
Mario:
Per fortuna tante

Domanda::
Il giorno più bello della tua vita?
Mario:
Quando è nato mio figlio (che bellissima banalità che ho detto ma per fortuna la posso dire)

Domanda::
Il giorno più brutto della tua vita?
Mario:
… mmm … skip

Domanda::
Cosa non sopporti nella gente?
Mario:
L’egoismo e l’egocentrismo

Domanda::
Dove vorresti essere ora?
Mario:
dove sono (con un carciofo in mano però)

Domanda::
Quanto sei stato sincero da 1 a 10?
Mario:
10 (la sincerità è un mio pregio o sbaglio?)

Grazie Mario, e tanti auguri per faCCebook.

 

Benny, webmaster di Babelweb.it, una gran confusione!

Sono nato a Napoli nel 1970, laureato in Matematica ed Informatico di professione, da sempre sono appassionato di tecnologia e di Internet, di sport e di ecologia, di cinema e di libri ... Mi trovi nella mia casa digitale: mariomonfrecola.it

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Pubblicato su TV e Media

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