«L’Italia è fuori dall’Euro, dal primo gennaio 2013 torna la Lira»
Cosa accadrebbe se questa immaginosa dichiarazione diventasse realtà? Da vecchio (e teorico) matematico quale io sono, ho subito calcolato le possibili conseguenze sulle nostre finanze. Da informatico, quale la vita mi ha portato ad essere, ho svolto due conti pratici pratici per descrivere lo scenario pazzesco a cui andremmo incontro.
A voi i risultati della mia analisi.
Dopo settimane di sciopero generale indette dai Sindacati, cortei con milioni di operai senza soldi e speranze, negozi con le saracinesche chiuse da giorni, fulmini di guerra lanciati da Confindustria: «sposteremo le nostre fabbriche in Cina!» (perché non è già così oggi?), manifestazioni dei pensionati dagli slogan sinistri: «non faremo più i baby-sitter dei nostri nipotini!», prese di posizioni estreme da parte di cantanti e veline, pericolo di sospendere il campionato di calcio, minacce dei boss di espropriare i capitali delle eco-mafie all’estero, il Governo, d’accordo con le parti sociali (si dice sempre così anche quando non è vero), ha stabilito i criteri con i quali verranno determinati i nuovi prezzi con la vecchia moneta.
A Natale, sul sito ufficiale, viene pubblicata la seguente dichiarazione «la conversione da euro in lire non sarà calcolata in modo matematico ma interpretato caso per caso».
Per un concetto di trasparenza, seguono anche degli esempi pratici:
- la pensione minima passa dagli attuali 500€ a 600.000 lire; una pensione di 900€ passa a 1.080.000 lire (1€=1200Lire);
- gli stipendi dei dipendenti (pubblici e privati) utilizzano il valore 1€=1000Lire: chi guadagna 1300€ percepirà 1.300.000 Lire, da 1500€ a 1.500.000 Lire …;
- la benzina costerà 3.000Lire al litro: i petrolieri ne chiedevono 4.000 ma il Governo, con una forte presa di posizione, è riuscito ad ottenere questo prezzo sbalorditivo di cui va fiero;
- luce, gas, acqua, bollette del telefono …, per soddisfare le richieste delle varie associazioni dei consumatori, verranno calcolate con un più chiaro 1€ = 2000Lire (invece dell’incomprensibile 1.936,27)
- gli stipendi dei grandi manager e professionisti (medici, primari, notai, farmacisti, dentisti, militari, bancari, escort, calciatori, personaggi TV, avvocati, magistrati, imprenditori … ), visto il momento di crisi economica, utilizzeranno momentaneamente la conversione 1€=2500Lire che, nel 2014, verrà aggiornato con un più equo 1€=3000Lire.
Discorso a parte meritano i politici che, visto lo sforzo profuso nel passaggio lire->euro->lire, si sono proposti ed accordato all’unanimità un bonus straordinario sulle pensioni d’oro ed un incremento dei loro stipendi pari all’inflazione percepita del 30%.
La nota del Quirinale si conclude con un accorato appello alla nazione:
«con questa innovativa riforma ci siamo lasciati alle spalle il momento-no della nostra economia. Invitiamo tutti i concittadini a spendere, i consumi sono ripartiti. L’inflazione è sotto controllo e la disoccupazione mai così bassa. Della mafia non c’è più traccia.
Buon Natale a tutti e Dio salvi l’Italia».
MMo
Tutte stronzate lo stipendio dipendenti pubblici, privati e pensioni varie dovrebbero essere adeguate al il cambio 2001, quindi eruo 1300 x 1936,27 ugale Lire 2.517.000, euro 500 di pensione minima uguale lire 968.135 ! ! ! ! ! Forse noi dipendenti torneremmo a respirare un po’ di ossigeno, molto meno per quanto riguarda pizzerie, ristoranti, bar ecc ecc, !! esempio tre pizze, tre birre, tre caffe totale eruo 55, come spiegare tale cifra in lire, quindi 106.494 ‘????????????? Risolvendo questo dilemma, potreste smettere di dire cagate stratosferiche e riportare l’economia del nostro paese paragonabine non a quella del Burundi ma a quella dei paesi sviluppati, industrializzati e chi più ne ha più ne metta, possibilmente non nel culo!!!
Commento un pochino colorato e spinto ma rispetto le opinioni di tutti 😉
questa é pe me solo teoria. Ad un ritorno (per me auspicabile) della lira, gli altri mercati europei non starebbero a guardare . Anche Grecia, Spagna, Portogallo e chissá quante altre nazioni premerebbero sull’accelleratore per il ritorno alla propria divisa. Ci sono troppi interessi e investimenti in gioco per staccarsi così dolcemente da una europa che sta implodendo. Anche la Germania, da furbo condottiero, ha giá pronto un piano B. Sembra che miliardi di Nuovi marchi siano belli pronti in qualche forziere Svizzero. Organizzazione teutonica…..
beh, anche le tue idee sono solo teoria non essendoci una possibile controprova.
Il bello é proprio questo: in assenza di decisioni concrete, vale tutto ed il contrario di tutto!
senti abbiamo capito che sei un matematico ma i conti non te li sai proprio fare
vabbe’ sono un (ex) matematico mica un ragioniere!
E comunque la pensiate può succedere che i conti non tornino, la vita non é un’equazione 😎